Nuovo complesso residenziale “Filo di Lana”, Vercelli

nell'ambito della riqualificazione dell'area "Pettinatura di Lane", 2008

Da via Francesco Donato, tramite un agevole passaggio carraio e pedonale chiuso da un ornamentale cancello in ferro, si accede ad un’area occupata da due vecchi edifici di due piani fuori terra che si affacciano su un cortile interno. I corpi di fabbrica furono realizzati in tempi diversi : l’edificio denominato Case Capitecnici, di forma rettangolare, fu costruito negli anni trenta del secolo scorso; mentre la casa ex Caligaris, disposta ad L, fu edificata presumibilmente nei primi anni del XX secolo. La tipologia della casa ex Caligaris tipica dell’edilizia rurale è caratterizzata in pianta da una serie di locali con solai a volta che si affacciano direttamente sul cortile o sui ballatoi di distribuzione del primo piano. In passato questi locali vennero usati come residenze popolari e magazzini. Solo i prospetti che si affacciano su via Donato sono impreziositi da decorazioni geometriche sotto finestra al piano primo e da bugne ed archi al piano terra. Vista la mancanza di un tipo edilizio predominante e caratteristico il progetto vede la realizzazione di un’ opera il più possibile pura e astratta attraverso l’uso del colore bianco. Infatti il bianco in termini architettonici è il colore che meglio si presta a esprimere i principi basilari della costruzione: spazio, volume, materia. Il candore del bianco , crea un fondale neutro sul quale si può costruire l’esperienza di uno spazio nuovo.
Il cortile interno è il fulcro della ristrutturazione, pensato come elemento rigenerante e qualificante dell’intero lotto, si è proposto il riordino della preesistente situazione con la demolizione delle autorimesse e del muro di divisione tra i due edifici creando un unico spazio comune di distribuzione pedonale - carrabile. Lo spazio centrale è stato piantumato con alberi di alto fusto (Acero Saccarinum) creando un viale centrale alla cui base saranno poste delle quinte rivestite di un particolare massello autobloccante, che riporta in rilievo sulla superficie le lettere dell’alfabeto, con le quali si realizzerà un sentiero evocativo riproponendo su entrambi i lati del viale interno la denominazione dei vecchi edifici e terminologie usate nelle principali attività di produzione della lavorazione della lana e della sua etimologia attraverso giochi di lettering con lo scopo di evocare la memoria storica dei luoghi. Sempre all’interno del cortile saranno posizionate, tra le quinte, una serie di panche di forma circolare, in calcestruzzo prefabbricato bianco, che consentiranno la sosta e la meditazione all’ombra del viale alberato.