L’edificio odierno con i suoi due fronti in via Verdi e via Monte di Pietà fu costruito nel 1759-60, su disegni dell’architetto Feroggio; la facciata verso il Teatro Civico fu rimodernata nel 1871, su disegni del Geom. Dusnasi. L’edificio fu realizzato come nuova sede del Monte di Pietà in sostituzione delle vecchie case avute in permuta dall’ente nel 1623. Si è cercato nella simmetria e nella duplicazione, le chiavi di trasformazione degli ambienti. La simmetria in questo progetto è utilizzata per enfatizzare il senso dello spazio, per dargli struttura e conferirgli una ragione logica; si è lavorato sui volumi e soprattutto sull’esaltazione dei punti prospettici. I principi ordinatori sono quindi: l’interpretazione ortogonale degli spazi, la simmetria e il ricorso alla prospettiva come fattore di armonia. Tende in velluto e/o tela di cotone, drappeggiate davanti alle porte ed alle finestre, servono da sipari e da espedienti per coprire e soprattutto regolarizzare gli ambienti. Nel grande locale (Sala del Consiglio), a sinistra dell’ingresso, sono state realizzate due quinte a portico, contrapposte, che sono generatrici di simmetria. Intorno a questo elemento prende vita un continuo rimando di forme similari, animato da soluzioni architettoniche, da materiali e da presenze simboliche che armonizzano il vasto spazio. All’interno di una visione molto classica, le proposte progettuali sono state riviste in chiave moderna, o meglio, minimalista; un minimalismo che trae origine dalla purezza del classicismo greco, dal canone romanico e dall’ordine rinascimentale.